GIULIANOVA – Erano lavoratori Elia e Carlo. Una lunga esperienza sulle imbarcazioni, la loro vita, il mare. Un lavoro senza sosta e pieno di sacrifici, in acqua con tutti i climi e in tutte le stagioni. Elia Artone, armatore, aveva fato i conti con la crisi. Aveva venduto l’altro pescehreccio, pù grande di stazza, anch’esso battezzato Eliana in onore di sua figlia. Lo aveva fatto per abbattere i costi, far quadrare i bilanci, e tirare avanti con i guadagni che oggi la pesca può permettere. Era un tipo battagliero, Elia. Erano note le sue posizioni sul governo dela pesca e la gestione del mercato ittico, soprattutto in relazione alle politiche di fermo biologico. Eccolo, proprio su questa questione, di recente, nell’ultima intervista rilasciata a Lino Nazionale, davanti alle telecamere di Super J: era appena il 14 luglio scorso.
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